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L'arte di costruire. Intervista a Filippo Giovannone, fondatore di Obj Laser

Creare azienda da un'idea, dare e ricevere spazio.

Spazio inteso come tempo, gioco, ore da dedicare a un hobby.

Come il modellismo, per esempio.

Ma non solo.

Obj laser nasce con l'obiettivo di rendere ogni prodotto unico e personalizzabile proprio perché diretto a persone uniche e preziose: noi stessi e chi amiamo.

Nasce per dar vita a giocattoli in legno da comporre, per lasciare spazio al bambino che abita in noi, che diventa adulto preciso e ingegnoso.

Nasce per dare e avere cura della persona che lo riceverà.

Diversi sono i campi di applicazione dei prodotti di objlaser.

Modellismo e giocattoli in 3D, targhe premio e trofei, bomboniere e oggettistica per la casa, per l'ufficio, scatole per racchiudere tesori.

Tesori inestimabili come il tempo.

Un involucro prezioso per accogliere l'amore per sé stessi o per le persone che lo meritano.

Così nasce la collaborazione tra Italian Bohx e ObjLaser: dall'idea che ciò che abbiamo di più prezioso, abbia bisogno di uno scrigno che lo custodisca.

Molti i prototipi realizzati prima di trovare la bellezza, quella scatola che ci ha fatto esclamare: “Sì, è questa!”.

Una Bohx in legno intagliato che diventa cornice, e che ogni volta assumerà un ruolo diverso all'interno delle vostre giornate, quelle degli amanti di italian Bohx.

Abbiamo incontrato la mente di Objlaser, Filippo Giovannone.

 

Nella vita le passioni si scelgono o sono loro a scegliere noi?

Credo sia un incontro che accade, come un innamoramento, non si sa chi si sia innamorato per primo, ma succede ed è bellissimo. Da sempre ho avuto a che fare con i progetti. Da piccolo il mio gioco preferito erano i Lego. Mi occupo di robotica e automatismi e ho lavorato per aziende tessili, chimiche, alimentari. Progettare linee produttive per rendere il lavoro sicuro e veloce è ciò che mi piace fare. Quando sono nati i miei figli ho sentito forte l'esigenza di creare con loro dei giochi, qualcosa che potesse regalarci del tempo da passare insieme e nel contempo sviluppare capacità.

Insegnar loro a rispettare l'ambiente utilizzando giocattoli in legno da costruire, mi è sembrato poi un bel modo di agire.

 

Quindi volevi trovare un modo per condividere il tempo con i tuoi figli?

Sì. Perché credo che le relazioni più belle si instaurino anche giocando. Ci si confronta, ci si comprende, ci si aiuta per raggiungere un obiettivo. Giocare a comporre un oggetto che prende vita tra le mani, è un’esperienza bellissima da condividere con un bambino.

Ho iniziato con i miei figli quando erano piccoli. Il primo castello l’ho realizzato con loro. Ridevamo disseminando le briciole di colla essiccata per casa e l’odore del vinavil è rimasto tra i ricordi più indelebili della loro infanzia.

I loro occhi che brillavano una volta composto l’oggetto intero, sono stati la mia maggiore soddisfazione.

 

Ora che sono grandi continuate a comporre oggetti?

Veramente ora mi aiutano anche a progettarli. Dietro ogni oggetto c’è una grande cura dei dettagli. Si lavora al pc con dei programmi che permettono di sviluppare l’idea iniziale, di migliorarla, di scoprirne i difetti e correggerli prima che diventino problemi insormontabili. Ogni incastro è studiato, ogni piccolo pezzo ha un suo spazio da riempire, ogni venatura del legno diventerà una peculiarità unica e caratterizzante. Sono prodotti, quindi, prima pensati, poi studiati al pc, realizzati tramite un macchinario di alta precisione e poi rifiniti con la cura delle mani.

 

Prima che diventasse un’azienda quindi è iniziato tutto in casa?

Esattamente, nel garage, come le migliori e grandi multinazionali (sorride mentre ne parla).

Google, per esempio. Nasce a settembre di venti anni fa dalle menti di Larry Page e Sergey Brin, ancora studenti all’Università di Standford. Avevano preso in affitto un box (bohx!!) in uno stabile e proprio lì sboccia l’algoritmo più famoso della rete. Per non parlare poi di Amazon che a luglio ha spento ventitré candeline. Anche lei nasce in un garage di Seattle. L’idea parte dal trentenne Jeff Bezos, nel sotterraneo della sua casa in affitto attraverso una libreria online.

Steve Wozniak, poi, crea la Apple Computer nel garage di casa Jobs. È il primo aprile del 1976. Il logo del business è la mitica mela morsicata.

Poi c’è la Mattel che nasce in California nel 1945 dal garage dei coniugi Elliot e Ruth Handler e di Harold “Matt” Matson. All’epoca il business principale dell’azienda riguardava la produzione di cornici per fotografie e, solo marginalmente, la realizzazione di arredi e accessori per le case di bambole.

Persino la Disney è nata in un garage. Walt Disney inizia la sua attività di creatore di cartoni animati il 16 ottobre 1923, in un garage di Los Angeles.

Insomma io credo che non importi da dove si parta, ma dove si vuole arrivare. Io, da questo garage, vorrei arrivare lontano con la mia azienda, creando lavoro, cosa che sento come un’esigenza sociale di cui vorrei farmi carico grazie a delle buone idee come quella di Bohx!

 

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