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Intervista a Martina Raponi, di Dettagli Le Mar

Inizia parlando un po' di te a ruota libera. I tuoi interessi, le tue passioni, i tuoi sogni.

Sono Martina, una ragazza quasi trentenne alle prese con la continua progettazione dei propri sogni. Laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, da sempre appassionata delle cose fatte a mano, in particolar modo sono amante della bigiotteria e dei gioielli da tempi immemori. Da bambina frugavo nei cassetti di Nonna alla ricerca di monili da indossare, toccare, guardare: mi piace attribuire a lei, e ai suoi cassetti pieni, la nascita di questa mia attrazione. Così 8 anni fa decisi di iniziare a “giocare” componendo gioielli ed esponendoli nei vari market dell’handmade. Ho un piccolo laboratorio in casa dove, accompagnata dalla musica, entro in un mondo tutto mio fatto di immaginazione e realizzazione.
Il mio sogno è quello di sviluppare il mio brand, farlo crescere e aprire un laboratorio dove accogliere i clienti.
Attualmente sto studiando oreficeria presso un laboratorio orafo. La mia parola chiave: progredire.

 

Sembrano gioielli, in realtà dentro ci trovi poesia. Piccoli cristalli, l'uso sapiente delle mani, la creatività. Come nasce ogni progetto?

Spesso nelle situazioni più improbabili, in una passeggiata o una chiacchierata, con un film, una canzone o in una lettura, mi saltano alla mente delle idee da sviluppare e realizzare. Dal disegno, alla struttura, colori, materiali. Poi, l’istinto fa la sua parte. Il momento di creazione cambia le carte in gioco, mescolando il tutto e portandomi a creare qualcosa che in realtà non avevo nemmeno immaginato, solitamente è anche meglio.
Direi che il connubio tra osservazione e istinto sia il motore che muove le mie mani e la mia creatività.

 

Quindi ogni oggetto è unico ed esclusivo?

Assolutamente sì, difficilmente realizzo pezzi in serie. Sicuramente sono ripetibili, segretamente però, differiscono in una minima parte. Mi piace coccolare i miei clienti rendendo unico ogni pezzo. È una scelta etica che racchiude molto del mio modo di essere; con la crescita e lo studio voglio che diventi la premessa e la promessa di ogni mio lavoro.

 

Cos'è per te il tempo.

Come si può spiegare il tempo se in molti ci hanno detto che è un’illusione, ma noi continuiamo a contarlo attraverso numeri? Chi mi conosce sa che parlo spesso di tempo e spazio. Nelle mie letture, visioni di film e in musica preferiti si ripresenta puntualmente questo concetto. Seneca faceva notare di quanto il tempo sia fugace, che preoccuparsi del futuro, in realtà, è una gran perdita di tempo: il presente è l’unico momento da vivere. Sappiamo bene che il tempo ha un’unica direzione, non possiamo tornare indietro, siamo in continuo andare.
Per me il tempo è un unico singolare momento che scelgo di vivere in profonda connessione con ciò che amo. È per me un costante avanzare con le esperienze di ieri, la consapevolezza di oggi e i sogni di domani.

 

Perché hai deciso di far parte delle sorprese contenute nella Bohx?

La descrizione di Bohx mi ha attratto tantissimo, l’idea di confezionare il tempo è geniale. E come si può fare se non attraverso il tempo di creazione di ogni oggetto? Nelle mie creazioni c’è il Tempo, con le mie emozioni e le mie intenzioni. Mi piace pensare che tramite questa esperienza arrivi un pezzettino di me in modo casuale a qualcuno di voi.

 

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